Capitolo 1
L'inizio del viaggio
E' un caldo martedì al porto, la brezza proveniente dalla laguna porta un po' di refrigerio ai lavoratori che, sotto al sole cocente delle 12, svolgono le loro mansioni quotidiane: c'è chi si ferma per abbeverarsi, chi impreca e borbotta, chi, invece, sosta sotto l'ombra di un albero per qualche secondo. In una giornata lavorativa come tante che volge alla pausa pranzo i posti di lavoro si svuotano e i bar si riempiono, una giornata lavorative come tante, ma non questa.
In via del Commercio a Porto Marghera, Venezia, cominciano a intravedersi i primi gruppi di persone vestiti in modo decisamente insolito per un porto, uomini vestiti in giacca e cravatta che attirano l'attenzione dei soliti volti deformati dalla fatica dopo mezza giornata lavorativa. Tra questi "figurini" c'è un ragazzo che attira l'attenzione di tutti, è molto giovane, lo sguardo spaesato, sembra essere a disagio con quell'uniforme e procede con passo incerto seguendo gli altri che si dirigono verso l'ex centro direzionale di un'azienda portuale ormai fallita.
Al porto, si sa, si è una grande famiglia e, dopo un primo momento di sbigottimento a tale visione, il più anziano del gruppo, "il saggio" viene chiamato, dedice di rompere gli indugi per capire che stesse succedendo e si incamina verso il giovane fino a raggiungerlo:
"Scusami, ma che c'è qualche evento particolare?" chiede con un po' di soggezzione
"Prego?" risponde impacciato il giovane voltandosi verso il suo interlocutore e abbassando lo sguardo
"Mi chiedevo se ci fosse qualche evento particolare" ribatte "il saggio" acquisendo sicurezza "non si vedono tutti i giorni persone in giacca e cravatta da queste parti"
Il giovane sorride e alza lo sguardo, quasi impettendosi ma in maniera goffa "Sì, c'è una conferenza stampa della nuova società ferroviaria, non ne ha sentito parlare? Italy Rail."
"Italy che? Mai sentita da queste parti"
"E' una nuova compagnia ferroviaria, non si sa ancora nulla. Oggi sarà la prima conferenza stampa e parrebbe abbiano convocato solo giornalisti disoccupati; potrebbe essere la mia grande occasione"
Il saggio sorride compiaciuto facendo trasparire un po' di tenerezza "Buona fortuna allora e fai vedere a tutti di che pasta sei fatto!"
"La ringrazio. Ora mi scusi, ma devo proprio andare" risponde il giovane voltandosi e, con passo svelto e sguardo sempre basso, si dirige verso il vecchio edificio dove tutti sono già in coda.
"Luigi Renzetti" si sente chiamare dall'ingresso "Luigi Renzetti è pregato di presentarsi all'ingresso"
Il giovane alza lo sguardo e cerca di farsi spazio tra la folla "Eccomi, Eccomi" dice timidamente.
"Prego è il suo turno, il signore la accompagnerà al suo posto"
Un uomo alto, dalla prestanza fisica notevole prende il giovane per la spalla e accompagna Luigi, che ringrazia, a sedere.
Nel mentre che procedono le operazioni di entrata Luigi si guarda intorno: la stanza è un locale molto grande con le pareti pitturate di bianco, le sedie sono come quelle da ufficio in ferro nero e cuscini blu, di fronte a lui un tavolo coperto con un telo sempre blu svetta sul resto e sopra di esso ci sono due microfoni.
Con la sala ormai quasi al completo e il mormorio delle persone che diventa sempre più alto entrano, dal fondo della sala, due signori che si dirigono verso il tavolo di fronte a loro mentre tra i presenti, comprendendo che i due individui fossero i relatori, cala il silenzio.
"Buongiorno a tutti" dice uno dei due signori che nel frattempo si erano seduti aldilà del tavolo " Io sono Mario Soncin e sono il presidente di della Italy Rail. So che molti di voi non sapranno nel dettaglio di cosa si tratta e, infatti, questa conferenza è stata indetta proprio con questo fine: farci conoscere. Prima di iniziare vorrei far presente che in questa sala non sono presenti ne giornali ne televisioni non perchè questa conferenza stampa non sia degna di nota nel mondo ferroviario, bensì perchè noi stessi abbiamo deciso di non invitarli dando opportunità a voi, che attualmente siete senza contratto, di mettervi in mostra e poter magari farvi notare proprio dalla stampa seguendo una delle filosofie di questa società,quindi, mi raccomando, date il meglio di voi.
Fatta questa premessa, se siete d'accordo, procedermo con una breve presentazione per poi lasciare spazio alle vostre domande"
In sala tutti annuiscono e sembrano calmi, tutti tranne lui: Luigi con lo sguardo basso travolto da chissà quali pensieri. All'improvviso tornano alla sua mente le parole dell'uomo incrociato prima di entrare, gli hanno infuso fiducia e vuole dare il meglio di sè, il suo sguardo si alza e nei suoi occhi chiari brucia il fuoco di chi vuole essere il migliore.
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"Porto Marghera (VE)- Ieri, in via del Commercio, Mario Soncin, imprenditore del nord-est, ha presentato il suo nuovo progetto imprenditoriale: Italy Rail. Nella sede dell'azienda, infatti, ha presentato la società e le filosofie aziendali volte in particolare ai giovani. Italy Rail sarà una nuova impresa ferrioviaria che opererà nel settore del trasporto viaggitori e offrirà alla clientela collegamenti da Venezia per Genova ed Ancona (e vv.). Con il progetto già pronto e in attesa di raggiungere un accordo definitivo con RFI non ci sono ancora ulteriori indiscrezioni riguardanti gli orari dei collegamenti ma pare certa che i treni saranno attestati a Venezia Mestre (e non a Santa Lucia). "Noi siamo già pronti, stiamo aspettando solo di trovare un accordo sulle tracce con RFI" specifica Soncin "alle nostre carrozze è già stata applicata la livrea societaria e alcune di esse sono già pronte all'utilizzo qui a Venezia".
La società come materiale rimorchiato userà carrozze Gran Confort (per la prima classe) e carrozze Uic-Z (per la seconda) acquistate da Trenitalia in quantità limitata (4 CG e 9 Uic-Z). Il materiale di trazione, acquistato sempre da Trenitalia, saranno 2 E402-A e 2 E444R, materiale sicuramente datato per una nuova azienda che vuole dare filo da torcere ai concorrenti, specialmente in un mondo che punta tutto sulla tecnologia per batterli. "La nostra scelta sulle motrici è ricaduta sulle E402 e sulle E444R per due motivi: il primo è che il nostro budget è comunque limitato e siamo riusciti ad acquistarle ad un buon prezzo, il secondo, ma non meno importante, è che siamo anche degli appassionati di ferrovia e crediamo che questi due gruppi abbiano comunque ancora da dare a questo mondo, specialmente ora che le une vengono "vandalizzate" da Trenitalia, le altre ormai accantonate".
Una scelta, quella delle locomotive, forse azzardata ma che potrebbe dare molte soddisfazioni.
Nella giornata odierna, inoltre, è stato presentato il logo societario mentre non sono state date informazioni sulla livrea che utilizzeranno i convogli dando così la possibilità ai numerosi "train spotter" di aprire la stagione della caccia; Io ci metto del mio essendo riuscito, di sfuggita, a fotografare dal cavalcavia le carrozze ferme alla stazione di Mestre.
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Il logo della società
Le carrozze ferme a Ve.Mestre. Foto fatta col telefonino
Auguriamo alla nuova società buona fortuna."
Estratto da "La stampa di Venezia", articolo di Luigi Renzetti
-The_Ciko D&R studio